Il rischio che si verifichi un incendio in casa viene di rado preso in considerazione, eppure può bastare una piccola distrazione o trascuratezza per innescare una fiamma. Secondo le ultime statistiche pubblicate dai Vigili del Fuoco, ogni anno in Italia si verificano circa 30’000 incendi domestici. Le ripercussioni possono essere molto gravi tanto sulla salute quanto sulle strutture coinvolte. Al di là degli evidenti danni causati dalle fiamme, in caso di incendio viene prodotta una grande quantità di calore. Oltre a favorire la propagazione delle fiamme, le alte temperature deformano i materiali plastici e metallici e frantumano i vetri, portando al cedimento delle strutture. Senza un intervento tempestivo, le fiamme possono diffondersi, minacciando la flora e gli animali nelle vicinanze e provocando un consistente rilascio di gas e vapori tossici.
Incendi domestici: da che cosa possono essere causati
Una delle cause scatenanti più frequenti è il fornello della cucina. Lasciare incustodite le pentole sul fuoco è pericoloso, in quanto alcuni alimenti grassi potrebbero infiammarsi a causa delle alte temperature e dar vita a un incendio in breve tempo. Inoltre, un canovaccio, la carta assorbente, un mestolo di legno dimenticati affianco al fornello sono spesso un’altra fonte di incendio. In generale, quindi, bisogna prestare molta attenzione a non lasciare oggetti non ignifughi accanto a fiamme e fonti di calore.
Anche libri e giornali sono facilmente infiammabili, perciò non vanno apposti vicino a stufe o caminetti. Inoltre, chi possiede questo tipo di sistemi di riscaldamento deve prestare molta attenzione alla loro manutenzione, in particolare alla pulitura della canna fumaria, dove si accumula la fuliggine che rischia di prendere fuoco in caso di fiamme alte.
Un’altra causa non rara è il malfunzionamento dell’impianto elettrico, che nelle case meno recenti spesso non è a norma. Per scongiurare quest’eventualità è bene far fare controlli periodici da parte dell’elettricista.
A volte sono piccoli gesti ritenuti innocui a provocare grandi danni. Per esempio, non si devono assolutamente appoggiare asciugamani e vestiti sulle stufe o termoconvettori elettrici, che potrebbero surriscaldarsi e prendere fuoco; infatti bisogna sempre assicurarsi che questi siano ben posizionati, senza nulla che possa coprirli.
Nel caso di fumatori, il motivo di un eventuale incendio è spesso da ricercarsi nei colpi di sonno: addormentarsi con la sigaretta accesa a letto, sul divano o sulla poltrona potrebbe far prendere fuoco a lenzuola o tappezzeria. Inoltre, è importante accertarsi che il mozzicone sia completamente spento prima di gettarlo.
Pulizie post incendio
A seguito di un incendio domestico, la prima cosa da fare è lasciare aperte le finestre, permettendo all’aria di circolare in modo da far uscire buona parte dei gas e vapori tossici, riossigenare le stanze e attenuare l’odore di fumo.
Successivamente bisogna valutare lo stato in cui si trovano oggetti, mobili e materiali, gettando quello troppo danneggiati.
Le stanze e i materiali umidi possono essere asciugati velocemente con un deumidificatore o dei ventilatori. La casa deve essere svuotata di tutti i mobili, soprammobili e oggetti vari che non sono troppo rovinati ma che necessitano di essere lavati e sanificati. A questo punto si può procedere con la rimozione della fuliggine da tetto, pareti, pavimenti, serramenti, fessure, condotti e sanitari.
Prima di poter riprendere le normali attività nell’abitazione bisogna quindi accertarsi che tutto, dalla struttura ai mobili, sia pulito e sanificato, e che l’odore di fumo sia stato neutralizzato.
Perché affidarsi ad una ditta specializzata
Per rendere riabitabile una casa o un appartamento che ha subito un incendio è necessaria una pulizia ben più che approfondita, che richiede non solo molto tempo, ma anche l’impiego di appositi macchinari e prodotti adibiti a questo tipo di operazione. Durante grandi combustioni, il fumo emesso si diffonde rapidamente su tutte le superfici, nelle fessure, nei condotti e impregna ogni materiale. I tappeti, i pavimenti, il tetto, le pareti, le tubature e i condotti di areazione: senza l’intervento di una ditta specializzata e attrezzata per le pulizie post incendio, si rischia di non riuscire a eliminare ogni residuo di fuliggine, specialmente quella depositata in posti difficili da raggiungere per i non esperti. In questo caso ci si esporrebbe a un grosso rischio per la salute. Il monossido di carbonio (CO), l’anidride carbonica (CO2) e i vapori cianidrici (HCN) rilasciati in grande quantità nella combustione sono altamente tossici e, una volta inalati, entrano nel circolo sanguigno e si diffondono per tutto il corpo, causando irritazioni, asfissia e l’insorgenza di malattie oncologiche. Una pulizia professionale è fondamentale per scongiurare questi rischi sanitari e poter riprendere ogni attività nell’edificio in totale sicurezza.