Ogni volta che entriamo in contatto con persone, oggetti, e superfici, una quantità allarmante di microrganismi si deposita sulle mani. Infatti, è attraverso esse che si trasmette la maggior parte dei virus e in questo particolare periodo si è discusso molto dei modi in cui è possibile proteggersi: la detersione e la disinfezione delle mani, oppure l’uso di guanti.
Regole per il corretto utilizzo dei guanti
Grazie all’importante funzione barriera, i guanti sono indispensabili e obbligatori in determinati ambienti e situazioni lavorative. Il loro utilizzo, infatti, non permette la trasmissione della flora microbica e di infezioni, oltre a difendere la pelle di chi li indossa da sostanze chimiche. Affinché svolgano appieno la loro funzione protettiva, è fondamentale seguire alcune regole:
- La scelta del guanto. Innanzitutto bisogna aver chiaro che in commercio esistono diversi tipi di guanti, perciò la scelta di quali adoperare va ponderata in base all’attività che si dovrà svolgere.
- Lavaggio o disinfezione delle mani. Per garantire una protezione assoluta e scongiurare il rischio di dermatite da contatto è bene igienizzare al meglio le mani sia prima che dopo l’utilizzo dei guanti, avendo cura di indossarli solo quando le mani sono completamente asciutte.
- Non toccarsi gli occhi o il naso. Questa regola è sempre valida anche quando si indossano i guanti.
- Non disinfettare i guanti monouso. Alcuni tipi di guanti non dispongono di un’impermeabilità tale da resistere ad agenti chimici disinfettanti, pertanto quest’azione viene altamente sconsigliata, se non in casi eccezionali.
- Sostituire spesso i guanti. Come scritto nel punto precedente, i guanti non vanno disinfettati; per questo motivo e per impedire che si danneggino con il sudore o con un’eccessiva sollecitazione è bene cambiarli frequentemente. In ambito sanitario vanno cambiati dopo ogni procedura e ogni paziente.
Sfilare i guanti con attenzione. È importante svolgere questo gesto con cautela per evitare che le mani entrino in contatto con patogeni. Per sicurezza, come sopracitato, si raccomanda di lavare o disinfettare le mani dopo l’utilizzo dei guanti.
Dove è necessario utilizzarli
L’utilizzo di guanti è obbligatorio ed essenziale per chi svolge determinate professioni, come quelle in ambito alimentare, di pulizie e sanitario. In questi contesti, i guanti svolgono un ruolo fondamentale per la protezione personale di chi li indossa, impedendo che entrino in contatto con fluidi, mucose, sangue e agenti chimici. Inoltre, permettono di non contaminare le superfici trasmettendo la flora transitoria presente sulle mani. Diversi trial clinici hanno dimostrato la validità dell’uso dei guanti in situazioni in cui le mani sono molto contaminate. Ciononostante, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente divulgato delle linee guida in cui viene sconsigliato l’utilizzo di guanti in tutte le situazioni che non rientrano in quelle sopracitate. In circostanze comuni, come fare la spesa o usare i mezzi pubblici, è sufficiente nonché più sicuro un lavaggio minuzioso o la disinfezione delle mani. L’uso dei guanti richiede diverse attenzioni che se non rispettate possono favorire lo sviluppo di batteri e infezioni, mentre chi li indossa proverebbe una falsa sensazione di sicurezza.
Una corretta igiene delle mani: cosa fare
L’igiene delle mani resta quindi fondamentale e imprescindibile in ogni contesto, anche a seguito dell’utilizzo dei guanti. È il mezzo migliore per una decontaminazione sicura.
Per igienizzare in modo efficace le mani si può ricorrere a due metodi: il lavaggio con acqua e sapone o la disinfezione con una soluzione alcolica.
Il sapone, così come tutti i detergenti, contiene dei tensioattivi che intrappolano lo sporco in modo da eliminarlo poi sciacquando. Prima di iniziare la detersione bisogna togliere eventuali anelli e bracciali (che andranno comunque lavati e disinfettati frequentemente), quindi ci si bagna completamente le mani con dell’acqua e si va ad applicare del sapone liquido, più sicuro delle saponette dato che la superficie di queste ultime è terreno fertile per la proliferazione di germi. Palmi, dorsi, dita e polsi vanno frizionati accuratamente per 60 secondi, il tempo raccomandato per assicurarsi che i tensioattivi svolgano appieno la loro funzione. Infine, si sciacqua per bene e ci si asciuga le mani, meglio se con salviette monouso.
Se non si ha la possibilità di lavare le mani, si può optare per la loro disinfezione con una soluzione alcolica. Etanolo e propanolo sono in grado di disgregare i virus ed eliminare i batteri, ma essendo senza risciacquo non riescono a eliminare grasso e sporco consistente. Il frizionamento del prodotto va effettuato con la stessa cura del sapone e necessita di almeno 30 secondi. Affinché sia efficace, le mani devono essere completamente asciutte, per questo non serve applicare un disinfettante dopo essersi lavati le mani se queste sono ancora umide.